"Il nobile palazzo dalle forme settecentesche, colla sua prestigiosa ubicazione "nel piano della Cattedrale dirimpetto alla Casa Senatoria" acquistò l'attuale forma architettonica nel 1779, ad opera del "maestro" Luciano Ali, che ha lasciato valida impronta della sua opera in palazzi e chiese della Siracusa settecentesca.

Nel palazzo Beneventano del Bosco egli operò, rendendo una felice sintesi architettonica su preesistenti strutture tre-quattrocentesche, ancora concretamente leggibili al piano terra dell'edificio.

Qui infatti è presente un nucleo di ambienti in solida struttura di conci lapidei coperti da volte a crociera costolonate.

Tutto l'armonioso apparato architettonico esterno del palazzo, non lascia trasparire traccia di rielaborazioni, proponendo un omogeneo prospetto su cui sono simmetricamente distribuite le aperture coronate da modanature sagomate, richiamate sul muro di coronamento da aperture bilobate cieche sormontate da ampie palmette a mo' di antefisse.

Il sistema architettonico del prospetto converge sul movimento del portale che continuando i suoi ritmi in elevato nel balcone centrale, decorato da fastoso stemma, culmina in un timpano, su cui insiste un alto fastigio di coronamento.

La simmetria e l'eleganza del prospetto si trasformano, nell'ampio cortile e nel decoro del pavimento, in armonia di forme curvilinee che rivestono il corpo dell'imponente scalone d'onore per mezzo del quale si accede al piano nobile.

Alla grazia rococò dell'edificio, corrispondeva la ricchezza dei decoro interno alla cui attuazione collaborarono maestri provenienti da tutta l'isola: il marmoraro catanese Ferlito, il palermitano Lombardo per gli stucchi, e l'artista palermitano Ermenegildo Martorana per la decorazione pittorica (1797).

Specchiere, luminarie e dorature si fecero venire da Venezia."

Fonte: Guida di Siracusa ed. Erre Produzioni
Testo di Cettina Voza